nel 1964 sembrava un azzardo.
Ma solo chi azzarda rischia di
realizzare i suoi sogni.

Era il 1964 quando quasi per caso, d’istinto e con un po’ di incoscienza, un ragazzo di 22 anni arrivato da Roma, decise di aprire la prima pizzeria di Montebelluna: La Terrazza.
Un azzardo per Piero De Cesaro che, arrivato in un territorio in cui nessuno conosceva quel cibo rotondo, cominciò a regalare la pizza nonostante i clienti continuassero a preferire il vino alla “pinza”.
Ma Piero aveva un sogno. E chi ha un sogno non ha paura di sfidare i pareri negativi e di affrontare i rischi, di percorrere chilometri alla ricerca del pizzaiolo napoletano perfetto, di andare a Burano in motoscafo a recuperare i lastroni per il forno a legna e neanche di inaugurare il locale sotto un temporale.
La Terrazza allora era la terza pizzeria in provincia di Treviso e l’apertura aveva creato tanta curiosità soprattutto fra i giovani, le donne, gli imprenditori e gli industriali del territorio che avevano cominciato a frequentare il locale con costanza insieme ad alcuni personaggi in vista dell’epoca come Gipo Viani, Anna Proclemer e, più tardi, Afra e Tobia Scarpa.

Sempre nel 1964, insieme alla pizzeria, nasceva quella che in breve sarebbe diventata una specialità di richiamo tipica del territorio, la battuta, creata proprio a La Terrazza dalla necessità di usare il mattarello, con un impasto sottile e un diametro più grande.

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Quasi per caso – 1964

Sempre nel 1964, insieme alla pizzeria, nasceva quella che in breve sarebbe diventata una specialità di richiamo tipica del territorio, la battuta, creata proprio a La Terrazza dalla necessità di usare il mattarello, con un impasto sottile e un diametro più grande.

Mentre a Montebelluna cresceva il distretto della calzatura, gli scarperi si trasformavano in aziende specializzate nel settore sportivo e la città viveva un periodo di grande benessere, La Terrazza affrontava nuove fasi e scriveva la sua storia diventando un punto di riferimento fra i locali della provincia e oltre. Ancora oggi c’è una pizza in menù a testimoniare la presenza fissa degli imprenditori in pizzeria negli anni del boom, nata proprio per accontentare le loro richieste: la cracker, una battuta con il bordo tagliato farcita con pomodoro e mozzarella cotti per il doppio del tempo.

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Oltre 50 anni dopo e una generazione più tardi quell’azzardo si è rivelato una scommessa vincente.
La passione per il cibo rotondo per eccellenza continua ad abitare a La Terrazza e si nutre ogni giorno attraverso la ricerca costante per selezionare materie prime di qualità e interpretarle al meglio mescolando farina, acqua e fuoco con un ingrediente segreto: le persone.

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